mercoledì 29 giugno 2011

In Italia la rete è controllata dai media?




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Il 17 dicembre 2010 Mohamed Bouazizi un cittadino come tanti si dà fuoco a Tunisi, dando inizio a quella che poi verrà definita La Rivoluzione Araba. Quest'ultima è nata da una serie di scambi d'informazioni attraverso l'uso d’internet, mentre in Italia le informazioni che circolano nella rete sono subordinate ai media e in special modo alla Tv.
Questo significa che una notizia che passa attraverso i canali consueti delle tv, è poi condivisa dai cittadini sui vari blog di internet, mentre se una notizia non riuscisse a passare per le reti televisive italiane verrebbe scartata e non condivisa da chi su Internet ci passa le giornate perché ritenuta "poco interessante".
Ciò è molto preoccupante poiché essendo l’informazione in Italia, ormai allo stesso livello di una nazione sotto regime autoritario,il fatto che anche il web sia legato alle tv ci dovrebbe far capire come anche Internet è manipolato dai soliti personaggi che detengono il potere.
Un esempio molto importante di questi giorni è legato all’evento
“Presidio ad oltranza davanti a Montecitorio”, dove dal 4 Giugno attraverso lo sciopero della fame alcuni cittadini Gaetano Ferrieri di Venezia, Giuseppe Picone di Trapani e Corrado Barone di Brescia, appellandosi all’articolo 50 della Costituzione Italiana che afferma “Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”, chiedono ai rispettivi presidenti del Senato e dei Deputati tramite petizione a loro presentata, lo scioglimento delle camere, l’abolizione del vitalizio parlamentare, nuova legge elettorale (con elezione diretta da parte dei cittadini di Deputati e Senatori), riduzione del numero di province, riduzione del numero di parlamentari e limite massimo di due legislature.
Dopo diciannove giorni i media fanno finta che non esistano, e specie in questi giorni abbassano le telecamere per evitare di riprenderli nelle manifestazioni dei precari della scuola.
Post e articoli condivisi su Facebook, non riescono a far girare la notizia,
i ragazzi si appassionano alle vicende dell’insegnante precaria, che va in onda su rai news, all’esaltato che grida a squarcia gola che è indignato, ma che non ha in mente nessuna proposta legislativa.
Questo ci fa rendere conto che un evento come la primavera araba in Italia non sarà mai possibile, finché noi tutti useremo la rete come una pro pagine della Tv manipolata e gestita da un sistema totalitario e dittatoriale che non vuole cambiare lo Status Quo delle cose.
Tu ragazzo/a che stai leggendo questo articolo, smetti di andare sull’espresso online, o su altri media per reperire notizie, ma diventa tu stesso reporter delle tue notizie e di quelle dei tuoi amici, la libertà non la si trova neppure sulla rete ma la si acquisisce attraverso l’uso del discernimento.

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