domenica 15 maggio 2011

15 maggio 1948 - la NAKBA data in cui lo stato d'Israele si è impossessato delle terre, delle case e delle vite del popolo palestinese

Dal sito laltralombardia. Ogni anno il popolo palestinese commemora al Nakba, la catastrofe.  
Al Nakba è l’appellativo che i Palestinesi danno al 15 maggio 1948, data in cui lo stato d'Israele si è impossessato delle terre, delle case e delle vite del popolo palestinese.  
Al Nakba è stato il giorno in cui il popolo palestinese si è trasformato in una nazione di rifugiati.  750.000 Palestinesi sono stati espulsi dalle loro case e sono stati costretti a vivere nei campi profughi. Molti di quelli che non sono riusciti a scappare sono stati uccisi.  
Nel 1948 più del 60 per cento della popolazione palestinese è stato espulso.  
Più di 530 villaggi palestinesi sono stati evacuati  e distrutti completamente.  
Finora Israele ha impedito il ritorno di circa sei milioni di rifugiati palestinesi e continua ancora oggi a cercare di espellere i palestinesi dalla loro terra. Queste operazioni assumono di volta in volta forme e nomi diversi, attualmente vengono chiamati “trasferimenti”.
I rifugiati palestinesi sono fuggiti in diversi posti; alcuni sono fuggiti nei paesi limitrofi intorno alla Palestina, altri sono fuggiti all'interno della Palestina ed hanno vissuto nei campi profughi, costruiti appositamente per loro dalle agenzie ONU, e altri si sono dispersi in vari paesi del mondo.  
Tutti questi rifugiati hanno un sogno in comune:  ritornare nelle loro case di origine, e questo sogno è rinnovato ogni anno attraverso la commemorazione della Nakba.



Oggi  è il 63° Naqba Day,è mi viene naturale confrontarlo con quello che ogni anno noi occidentali rimembriamo con il nome di   GIORNO DELLA MEMORIA.
Oggi è il loro GIORNO DELLA MEMORIA, ma nessuno Tg, ne nelle scuole e nessun capo di stato ha dedicato 5 minuti per ricordare quel triste giorno di 63 anni fa; forse perchè se lo si facesse si dovrebbe dare un giudizio su Israele,di come viola quotidianamente i diritti umani del popolo palestinese, ma sopratutto si dovrebbe dare un giudizio sul nostro silenzio ,che ci ha resi ancora più colpevoli.
Oggi se non ci siamo dimenticati di già di VITTORI ARRIGONI , dovremmo  gridare più forte GIUSTIZIA PER IL POPOLO PALESTINESE. 

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