sabato 16 febbraio 2013
sabato 2 febbraio 2013
Lacrime di coccodrillo
Questa è la prima
considerazione che esce spontanea nel leggere l’articolo apparso recentemente
sull’organo di informazione online “ Lavocedimanduria “ - L’eolico
non conviene -.
Titolare
di tale affermazione il Sindaco di Erchie, che con una dose di dabbenaggine e forse di astuzia, a
giustificazione di un suo repentino dietrofront e di un suo probabile sincero e
leale ravvedimento sugli impianti eolici e sul loro scarso o nullo impatto
ambientale, ha voluto propinarci e rifilare.
Questo
il concetto esposto, a giustificazione dell’adottata affermazione: “ Ci avevano
fatto credere che ci sarebbero stati ritorni economici e vantaggi
occupazionali per il Comune, ma non è
niente vero. Stiamo valutando, al riguardo, strade di natura giudiziaria “.
Affermazioni
di tale portata non soltanto stupiscono e meravigliano, se rapportate alle
dichiarazioni, ai provvedimenti, agli annunci, ai proclami enunciati negli
ultimi tempi e particolarmente alle fasi
approvative del realizzando impianto.
“ Non sapevo “ egli ha
affermato.
E’
strano che un Sindaco, che di per sé dovrebbe aprioristicamente affrontare ogni
qualsivoglia azione a tutela e difesa della cittadinanza amministrata, con atti
e documenti e non con impegni formali o peggio ancora con promesse, oggi affermi
di non aver saputo. Delle due una: o sapeva benissimo e sapeva a cosa andava
incontro oppure è venuto meno dolosamente al suo obbligo istituzionale di
informarsi sull’argomento.
All’epoca
dei fatti, in qualità di consigliere di opposizione ho ampiamente approfondito
e dissertato sull’argomento nelle opportune sedi consiliari, sugli organi di
stampa ed emittenti radiotelevisive; ho invitato al dialogo la maggioranza ed
ho cercato a tutti i costi una discussione. Sempre con scarsi risultati.
Oggi
si assiste ad una virata a 360° gradi del Sindaco. Cosa è realmente accaduto ?
E’ mai possibile che un capo dell’Amministrazione si accorge solo ora, a fatto
compiuto, dello scempio che ha comportato la realizzazione di tale impianto?
E’
possibile che solo oggi il Sindaco denunci che in Erchie si sono distrutti decine
e decine di ettari di macchia mediterranea, che si sono abbattuti centinaia di
alberi secolari, che si sono distrutti centinaia di metri di muretti a secco?
Dov’era il Sindaco quando tali scempi si perpetravano. Quali provvedimenti ha
adottato il Sindaco affinchè lo scempio si limitasse ? Perché si è scelta la
strada del silenzio e dell’omertà quando si sarebbe dovuto gridare allo
scandalo e fermare i lavori? Perché gridare e pentirsi solo oggi, come per
scrollarsi da dosso un peso ed una responsabilità che permane e lascia il dubbio
di un silenzio connivente?
Perché l’attuale ravvedimento
sia accettato e compreso, anche se non perdonabile, è necessario che almeno
oggi egli non menta e ci renda giustizia e verità delle scelte effettuate e
strenuamente difese.
E’
giusto che almeno oggi egli ci dica le reali motivazioni che lo spinsero a
revocare e rettificare precedenti atti esistenti sul Comune riguardanti tali
impianti, pur di arrivare alle scelte compiute.
E’
giusto ancora che egli ci dica i motivi per cui si è fatto riferimento ad una
convenzione del 2005, resuscitata tal quale e ci dica, una buona volta per
tutte, i conflitti di interesse intercorsi tra un suo membro di maggioranza,
strettissimo familiare di un socio della società Eolica Erchie s.r.l., e la
medesima società.
Rimanendo
in tema di energie alternative, e per onestà intellettuale, potrebbe piegare i
motivi per cui ha rinnegato pubblicamente, e clamorosamente smentito, che non
era vero che agli atti del Comune esistevano offerte vantaggiose e non tenute
in considerazione di una società di installazione di impianti fotovoltaici.
Per
ultimo, non per importanza, sarebbe opportuno che ci desse ampie
giustificazioni sulla effettuata vendita alla Toshiba.
Era
veramente imprevedibile una simile ipotesi posto che a fronte della somma
necessaria per la realizzazione del megaimpianto (45 milioni di euro, così come
dallo stesso Sindaco affermato), la società degli “imprenditori nostrani“
deteneva un capitale sociale solo di 10 mila euro?
Sarebbe stato sufficiente
informarsi, in piena autonomia ed indipendenza, senza alcun tipo di
condizionamento, lucidamente e senza “ nebbia “ negli occhi, per capire che la
società Eolica Erchie srl, come tante società simili, avrebbe necessariamente
venduto alla multinazionale più offerente il progetto approvato.
Ci è cascato in perfetta
buona fede, me lo auguro e ce lo auguriamo tutti in Erchie!
Così come ci auguriamo che nel
futuro, il Sindaco, sia più prudente e più autonomo.
Dott. Giuseppe Polito
consigliere comunale
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