sabato 2 febbraio 2013

Lacrime di coccodrillo


Questa è la prima considerazione che esce spontanea nel leggere l’articolo apparso recentemente sull’organo di informazione online “ Lavocedimanduria “  -  L’eolico non conviene -.

Titolare di tale affermazione il Sindaco di Erchie, che con una dose  di dabbenaggine e forse di astuzia, a giustificazione di un suo repentino dietrofront e di un suo probabile sincero e leale ravvedimento sugli impianti eolici e sul loro scarso o nullo impatto ambientale, ha voluto propinarci  e rifilare.
Questo il concetto esposto, a giustificazione dell’adottata affermazione: “ Ci avevano fatto credere che ci sarebbero stati ritorni economici e vantaggi occupazionali  per il Comune, ma non è niente vero. Stiamo valutando, al riguardo, strade di natura giudiziaria “.
Affermazioni di tale portata non soltanto stupiscono e meravigliano, se rapportate alle dichiarazioni, ai provvedimenti, agli annunci, ai proclami enunciati negli ultimi tempi e particolarmente  alle fasi approvative del realizzando impianto.
“ Non sapevo “ egli ha affermato.
E’ strano che un Sindaco, che di per sé dovrebbe aprioristicamente affrontare ogni qualsivoglia azione a tutela e difesa della cittadinanza amministrata, con atti e documenti e non con impegni formali o peggio ancora con promesse, oggi affermi di non aver saputo. Delle due una: o sapeva benissimo e sapeva a cosa andava incontro oppure è venuto meno dolosamente al suo obbligo istituzionale di informarsi sull’argomento.
All’epoca dei fatti, in qualità di consigliere di opposizione ho ampiamente approfondito e dissertato sull’argomento nelle opportune sedi consiliari, sugli organi di stampa ed emittenti radiotelevisive; ho invitato al dialogo la maggioranza ed ho cercato a tutti i costi una discussione. Sempre con scarsi risultati.
Oggi si assiste ad una virata a 360° gradi del Sindaco. Cosa è realmente accaduto ? E’ mai possibile che un capo dell’Amministrazione si accorge solo ora, a fatto compiuto, dello scempio che ha comportato la realizzazione di tale impianto?
E’ possibile che solo oggi il Sindaco denunci che in Erchie si sono distrutti decine e decine di ettari di macchia mediterranea, che si sono abbattuti centinaia di alberi secolari, che si sono distrutti centinaia di metri di muretti a secco? Dov’era il Sindaco quando tali scempi si perpetravano. Quali provvedimenti ha adottato il Sindaco affinchè lo scempio si limitasse ? Perché si è scelta la strada del silenzio e dell’omertà quando si sarebbe dovuto gridare allo scandalo e fermare i lavori? Perché gridare e pentirsi solo oggi, come per scrollarsi da dosso un peso ed una responsabilità che permane e lascia il dubbio di un silenzio connivente?

Perché l’attuale ravvedimento sia accettato e compreso, anche se non perdonabile, è necessario che almeno oggi egli non menta e ci renda giustizia e verità delle scelte effettuate e strenuamente difese.
E’ giusto che almeno oggi egli ci dica le reali motivazioni che lo spinsero a revocare e rettificare precedenti atti esistenti sul Comune riguardanti tali impianti, pur di arrivare alle scelte compiute.
E’ giusto ancora che egli ci dica i motivi per cui si è fatto riferimento ad una convenzione del 2005, resuscitata tal quale e ci dica, una buona volta per tutte, i conflitti di interesse intercorsi tra un suo membro di maggioranza, strettissimo familiare di un socio della società Eolica Erchie s.r.l., e la medesima società.
Rimanendo in tema di energie alternative, e per onestà intellettuale, potrebbe piegare i motivi per cui ha rinnegato pubblicamente, e clamorosamente smentito, che non era vero che agli atti del Comune esistevano offerte vantaggiose e non tenute in considerazione di una società di installazione di impianti fotovoltaici.
Per ultimo, non per importanza, sarebbe opportuno che ci desse ampie giustificazioni sulla effettuata vendita alla Toshiba.
Era veramente imprevedibile una simile ipotesi posto che a fronte della somma necessaria per la realizzazione del megaimpianto (45 milioni di euro, così come dallo stesso Sindaco affermato), la società degli “imprenditori nostrani“ deteneva un capitale sociale solo di 10 mila euro?
Sarebbe stato sufficiente informarsi, in piena autonomia ed indipendenza, senza alcun tipo di condizionamento, lucidamente e senza “ nebbia “ negli occhi, per capire che la società Eolica Erchie srl, come tante società simili, avrebbe necessariamente venduto alla multinazionale più offerente il progetto approvato.
Ci è cascato in perfetta buona fede, me lo auguro e ce lo auguriamo tutti in Erchie!
Così come ci auguriamo che nel futuro, il Sindaco, sia più prudente e più autonomo.







Dott. Giuseppe Polito consigliere comunale