venerdì 6 dicembre 2013

Tributo ICI evaso, accertato e riscosso.





Con interrogazione dell’8.10.2013, rivolta al Sindaco del comune di Erchie, il consigliere comunale di opposizione dott. Polito Giuseppe, sul  presupposto di una effettuata  illegittima erogazione di fondi al personale dipendente, ha chiesto di conoscere i criteri adottati per la quantificazione dei fondi incentivanti, relativi agli anni 2012 e pregressi.
Nella successiva risposta il Sindaco e vice sindaco hanno motivato la propria condotta sul rispetto degli articoli 26 e 27 del vigente Regolamento comunale, a suo tempo approvato dal cessato comitato di controllo.
La motivazione giustificativa addotta è apparsa al consigliere richiedente insoddisfacente, inconcludente e contra legem perché basata su una interpretazione estensiva degli stessi articoli 26 e 27 e sull’erroneo presupposto che il Regolamento comunale, a suo tempo, avesse acquisito il visto di legittimità del comitato di controllo.
L’insoddisfacente riscontro fonda le proprie ragioni su due ordini di motivi: il primo su di una espressa volontà chiaramente contra legem , il secondo perché una norma regolamentare, anche se approvata da un Organo di Controllo, non può mai sovrastare altra norma di carattere prevalente.
Nel caso in questione la materia è regolata da disposizioni legislative e contrattuali ben definite e pertanto inderogabili. Infatti l’art. 4 comma 3 del CCNL/2001 ha specificato che tra le cosiddette risorse aggiuntive, in cui rientra l’istituto in discussione, devono considerarsi ricomprese anche quelle derivanti dall’applicazione dell’art. 3, comma 57 della legge n. 662/1996 e dell’art. 59, comma 1 lett p del D. Lgs n. 446/1997, relative al recupero ICI.
I riferimenti legislativi sopra elencati enunciano specificatamente il riferimento esclusivo alle sole risorse connesse al tributo ICI evaso, accertato e riscosso.
Nessuna altra interpretazione, volta all’estensione dell’ambito di applicazione della disciplina contrattuale, può e deve essere data e che, diversamente, sarebbe priva di ogni fondamento.
Indubbio, allora, che l’operato dell’Amministrazione, nell’aver quantificato il fondo incentivante su tutti i tributi comunali e non sui soli introiti del recupero ICI,  risulta inficiato nella legittimità ed effettuato in violazione dei principi che regolano la disciplina in materia.
L’aver costituito il fondo incentivante con tale estensiva interpretazione e con tali illegittimi criteri, ha costituito un grave danno erariale ed un grave nocumento per le risorse del comune di per se già gravate da ingenti altre difficoltà economiche.
Si è trattato di una scelta produttiva di danno e fortemente lesiva degli interessi del Comune.


Dott. Giuseppe Polito Consigliere comunale di opposizione


Sezione SEL di Erchie 


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