lunedì 1 dicembre 2014

Quando le tragedie si possono trasformare in spunti di riflessione


  30 maggio 2014 Dall'articolo "Lo Strillone "
" Nella speranza che il progetto possa ripetersi anche l'anno prossimo , non resta che augurare a questi ragazzi , che dopo tanto studio , possano godersi la bella estate ."
Maura De Gaetano
1 Dicembre 2014
Otto mesi dopo colei che ha scritto l’ articolo non c'è più a realizzare insieme ai membri dell'associazione U.G.I. questa speranza. Una speranza sempre più flebile considerata la situazione contro la quale stavamo lottando da mesi per poter ottenere l'approvazione della scuola media "Giovanni Pascoli ", approvazione che ci è stata negata. Credo non ci sia alcun bisogno di rimarcare in siffatta sede che l'obiettivo del progetto non è assolutamente finalizzato a guadagnare considerato che i tutor l'anno scorso percepivano un esiguo rimborso spese e tuttavia continuavano a fare il loro lavoro ogni giorno con passione, costanza e gioia nel veder sviluppare i progressi dei ragazzi ; perché i progressi ci sono stati  eccome , e lo attesta chiaramente la sollecitazione costante da parte dei nostri piccoli amici unita ad una profonda gratificazione nel percepire il loro affetto, la volontà di continuare insieme un percorso che nel svilupparsi ha cambiato modalità di intervento e approccio nello studio e , sì persino nella vita di molti di loro. Ma non solo i ragazzi, anche le famiglie esprimono una chiara manifestazione di gratificazione e soddisfazione per  il progetto se questo avesse avuto un ponte di ripresa e continuità nella scuola e per la scuola così come è nato. Ma così non è accaduto purtroppo.
30 maggio 2014 Dall'articolo "Lo Strillone "
"L'obiettivo non era solo quello di aiutare i ragazzi nello svolgimento dei compiti per casa ma anche nel trovare un proprio metodo di studio... " Questo progetto ha fatto crescere tra i ragazzi senso di amicizia , capacità di socializzazione trasversale , spirito critico ...chiamarlo doposcuola sarebbe riduttivo ".
Queste le parole spese per il progetto erogato dall'Associazione Unione Giovani Italiani , parole non solo scritte da una grande giornalista ma soprattutto sentite, vissute giorno dopo giorno, passo dopo passo dei ragazzi che l'hanno conosciuta, che l'hanno amata e che consideravano Maura un punto di riferimento importante non solo per la loro crescita intellettuale ma anche morale.
Oggi la nostra cara Maura non è con noi a combattere come faceva sempre nelle idee e progetti in cui credeva ciecamente.
A modo nostro, umilmente e con gli strumenti di cui abbiamo a disposizione cerchiamo di combattere noi perché ci crediamo fermamente nella reale risoluzione degli obiettivi che il progetto si propone e perché sappiamo che il nostro "pettirosso da combattimento" ci credeva tanto  proprio come tutti quei 45 ragazzi che hanno camminato insieme a noi, insieme a lei.



                                                                                                      l'Ass. Unione Giovani Italiani